Scegliere il saccoletto perfetto

Un buon riposo è preludio di una buona giornata. Anche quando si è in tenda un buon saccoletto può fare la differenza se ci permette di dormire comodamente e ricaricare così al massimo le nostre energie per le attività del giorno seguente.

Un aspetto di primaria importanza per ogni saccoletto è che mantenga il calore del nostro corpo, in modo tale da favorire davvero un buon riposo. Per scegliere dunque il saccoletto giusto, in relazione all’uso che ne dobbiamo fare, ecco alcune caratteristiche di cui tenere presente:

La forma.

A mummia o a coperta? Con la sua sagoma affusolata, il saccoletto a mummia avvolge il corpo permettendo a questo di scaldarsi velocemente e di mantenere il calore, evitando la formazione di fastiodiosi circoli d’aria. Ottimo perciò per i climi freddi.

Il saccoletto a coperta ha invece una superficie più ampia ai piedi che consente maggiore movimento ma minore protezione termica rispetto al saccoletto a mummia. Più grande e voluminoso è ideale per i climi meno freddi.

L’imbottitura.

Sintetica o con piume? Anche l’imbottitura è una caratteristica di cui tener presente per avere il saccoletto che desideriamo. L’imbottitura con materiale sintetico di qualità garantisce standard molto elevati di calore e comfort. Rispetto al passato, il saccoletto con imbottitura sintetica di nuova generazione è realizzato con fibre cave per formare barriere antifreddo che mantengono la temperatura e richiedono poca manutenzione. Meno sensibili allo sporco e ideali soprattutto in climi umidi, mantengono il calore grazie a un minore assorbimento dell’umidità rispetto alla piuma. Gli aspetti meno positivi dei sacchiletto sintetici sono il maggior peso e la minor comprimibilità rispetto a quelli in piuma che invece, oltre ad essere leggeri, sono  facilmente comprimibili, hanno un elevato potere calorico, sono isotermici e offrono anche un’ottima traspirazione.

La temperatura.

La capacità di trattenere il calore del corpo di un saccoletto è indicato da alcune temperature riportate su sacco:

  1. Temperatura minima estrema, è la temperatura alla quale si può arrivare e il sacco funge solo di emergenza come coperta protettiva (da non considerare).
  2. Temperatura minima confort, è la temperatura minima dove il corpo può riposare ma ad alcune condizioni (corpo caloroso, robusto, non stanco, con buona digestione).
  3. Temperatura confort, è la temperatura da prendere in considerazione perché è il limite dove il corpo riesce a riposare e di trascorrere al caldo la notte.

Inoltre, va detto che queste temperature sono testate in laboratorio e sono sempre orientative e non reali.

Per determinare in modo unificato i valori di riferimento per le temperature è stata introdotta la normativa europea EN13537 cioè un test di laboratorio, uguale per tutti i produttori, per individuare i limiti di temperatura dei diversi modelli di saccoletto e che le aziende son chiamate ad apporre sul prodotto in modo tale che il consumatore possa scegliere quello più adatto alle proprie esigenze.

Nel dettaglio cosa guardare nel dettaglio?

  • Il Cappuccio.
    È importante che sia presente perché garantisce una minore dispersione di calore. I sacchiletto più tecnici ce l’hanno già incorporato per proteggere la testa e il collo dal freddo.
  • La Cerniera.
    Consigliamo la cerniera a doppio cursore cursore per aprirla eventualmente nei piedi. Essenziale è il copri-cerniera perché la cerniera è un punto freddo.
  • Il Termocollare imbottito.
    Un buon termocollare circonda il collo, impedendo al calore di uscire e al freddo di entrare.
  • La Tasca interna portaoggetti.
    Piccola ma indispensabile per per custodire preziosi oggetti utili per la notte.
  • Le cuciture.
    Per sacchi tecnici le cuciture dell’imbottitura non devono essere passanti, ma sfalsate per evitare punti freddi.

Ma stiamo anche attenti a…

  • Il tipo di tenda
    L’aerazione, la costruzione, il doppio telo influenzano l’isolamento e quindi la capacità della tenda di proteggere dall’escursione termica.
  • Il materassino
    Essenziale e indispensabile perché permette permette l’isolamento termico, specie in condizioni di neve a terra o comunque di freddo.
  • Il metabolismo e le abitudini di ciascuno
    Due fattori non trascurabili e di cui tenere conto nella scelta del saccoletto.
  • I vestiti
    Meglio dormire vestiti leggeri (con un solo strato) in modo da creare un ambiente regolato con la propria temperatura corporea. È consigliabile coprire invece le estremità con calzini, berretti e guanti e in caso di bisogno utilizzare una borraccia d’acqua calda che funge da boule dell’acqua calda.
  • Idratazione
    Specie con i climi più freddi è importante idratare il corpo perché ciò favorisce l’innalzamento della temperatura corporea.

Come poter mantenere più a lungo possibile le caratteristiche del nostro saccoletto?

Ci sono degli accorgimenti importanti come ricordare, prima di ripiegarlo, di lasciarlo all’aria in modo da far evaporare l’umidità e impedire la formazione di germi. Bisogna inoltre fare molta attenzione in caso di lavaggio: a mano o in lavatrice a 30°, con detersivo adatto e un programma per il bucato delicato.

Quando uomini e montagne si incontrano, grandi cose accadono.
(William Blake)